martedì 15 febbraio 2011

Con un buon avvocato, Lavezzi domenica gioca dal primo minuto.

Mettiamola così: Lavezzi al 99% ha sputato addosso a Rosi. La pensano così i due romanisti Cassetti e Juan che hanno protestato vibratamente contro il guardalinee, lo hanno fatto capire Mazzarri, De Laurentiis e Gargano nel post-partita, dopo aver parlato, si presume con il Pocho. Ed infine Rosi, che probabilmente lo sputo se lo è sentito addosso, sempre se è arrivato a bersaglio.
Di conseguenza per quello che abbiamo visto e sentito, questo è un po' il pensiero di tutti. Il problema è che, con la prova televisiva le chiacchiere stanno a zero, inutili sono le parole dei protagonisti nel dopo-partita (anche se andrebbe analizzato come il Napoli ha gestito la vicenda, proprio a fine gara) e inutili le supposizioni su quello che sembra sia stata la gestualità. Nella prova televisiva conta solo quello che si riesce a vedere attraverso le telecamere; altrimenti, che prova televisiva è!
Abbiamo detto che Lavezzi probabilmente ha risposto a Rosi, attuando uno dei più classici "occhio per occhio, dente per dente". Ma come già detto, come prima cosa non vogliamo analizzare nemmeno la questione dal punto di vista etico; questo è un problema di casa nostra, della società, dell'allenatore e del giocatore; per multe o punizioni deve essere il Napoli che deve riservarsi la facoltà di scegliere. Qui dobbiamo valutare la questione, secondo l'unico vero mezzo a disposizione del giudice Tosel: le immagini televisive. Esclusivamente su questo si basa la prova tv.
Il Napoli ha il diritto ed il dovere appunto per questo motivo, di ritenere la sentenza del giudice sportivo, vergognosa. Lo sputo di Rosi c'è e si vede, mentre quello di Lavezzi non possiamo essere certi che ci sia, e possiamo con assoluta certezza dire che con le immagini a nostra disposizione (sono quelle che ha avuto a disposizione Tosel), lo sputo di Lavezzi non si vede! E' bene chiarire questo, prima di esporre qualsiasi altra considerazione. Il giudice ha condannato Rosi per lo sputo che si vede in modo evidente, ed ha punito anche Lavezzi per uno sputo che però, è solo presunto, e non si vede affatto. Ammettiamo che Lavezzi sia stato fortunato, quello del romanista Rosi si vede, mentre il suo invece no: ma che prova televisiva è se non sono più le immagini a parlare ma quella che è un'interpretazione personale di ciò che è potuto succedere. Vi invito ad immaginare una scena che rende forse più chiara la vicenda. Immaginiamo che Rosi e Lavezzi al posto di sputi si sarebbero scambiati pugni in faccia. Rosi dà un pugno in faccia a Lavezzi, ripreso da tutte le telecamere lì presenti, mentre Lavezzi prima di rispondergli con la stessa moneta, aspetta che si entri negli spogliatoi per l'intervallo. Gli unici testimoni sono, diciamo due giocatori a caso, Cassetti e Juan. Dalle telecamere si vedrebbe chiaramente il pugno di Rosi, ma di Lavezzi si coglierebbe magari, solo il suo avvicinarsi in modo poco carino all'avversario dentro lo spogliatoio. Cosa sarebbe accaduto? Seguendo la scia di quest'ultima reale sentenza, Rosi sarebbe stato squalificato con la prova televisiva per il pugno sferrato a Lavezzi, mentre il Pocho, anche senza prova televisiva, avrebbe ricevuto la medesima squalifica, solamente perché si presume abbia colpito anche lui l'avversario. Qui non parliamo di quello che è stato fatto, qui parliamo di quello che è stato visto. Una sentenza a sensazione; forse giustificata così: per me l'ha fatto. Vergogna! Basiamoci su quello che si vede signor giudice.
Lavezzi potrebbe averlo sputato, come potrebbe avergli detto qualche parola, come potrebbe averlo minacciato, come potrebbe aver fatto solo finta si sputarlo per intimorirlo, come potrebbe avergli fatto una pernacchia. Insomma, potrebbe aver fatto qualsiasi cosa; ma, mio caro Gianpaolo Tosel, dimmi: che certezze hai su quelli che sono i fatti realmente accaduti?
Noi siamo pronti a farti vedere la traiettoria dello sputo di Rosi su Lavezzi; se non la vedi ci mettiamo attorno anche un cerchietto se desideri, ma tu, sapresti fare altrettanto con lo sputo di Lavezzi verso Rosi? Questa è la domanda. Ma la risposta qual è?
Detto che le chiacchiere stanno a zero quando si parla di prova televisiva, il Napoli ha gestito nella maniera peggiore possibile il post-partita. Non è che si dovesse fare o costruire chissà cosa, ma ci si poteva perlomeno mettere a tavolino per scegliere "una strategia". Tutti quelli che sarebbero venuti davanti alle telecamere avrebbero dovuto usare una stessa linea. A precisa domanda, magari rispondere che dal campo non si era visto niente di inconsueto, che col ragazzo non si aveva avuto ancora un dialogo, e giudicare al momento, le "chiare" immagini televisive che sarebbero state proposte.
Per quanto riguarda il discorso etico se Lavezzi ammette di aver commesso questo preciso gesto in risposta a Rosi, non mi sentirei nemmeno di essere così duro con lui. Non dimentichiamoci che è appunto una reazione ad un gesto, quello sì ignobile, di Rosi. Non è ignobile il gesto di Rosi perché si chiama Rosi, e quasi giustificabile Lavezzi perché è il pocho, ma ciò che rende ignobile questo gesto è l'averlo commesso per primo, mentre l'altro non aveva modo per difendersi. Perché ditemi, a parte ignorarlo, cosa avrebbe potuto fare Lavezzi per difendersi? Proprio sul discorso della reazione, è impensabile credere che Lavezzi, ammettendo che per magia lo sputo si vedesse nitidamente, otterrebbe la stessa punizione che ha ricevuto Rosi, sarebbe ancor più squallida la decisione della giustizia sportiva, che giustizia non fa.
Ma c'è il ricorso, e la giustizia sportiva può fare un passo verso la credibilità; il giudice Tosel ha toppato clamorosamente, creando un precedente di prova televisiva che non si basa su immagini televisive. E l'avvocato del Napoli ha tutto per ribaltare la sentenza, a partire dalle motivazioni del giudice che mostra grandi crepe. Nel ricorso verranno valutate nuovamente le immagini televisive, e fine a prova contrario lo sputo di Lavezzi, come detto più volte, non c'è.
Nessuno ha il diritto di scegliere nel Napoli chi gioca e chi no, solo Mazzarri può farlo!

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