martedì 22 febbraio 2011

La pressione che Napoli può esercitare sui media.

Domenica sera controcampo, ha dedicato buona parte della trasmissione sulla vicenda dello sputo di Lavezzi, sostenendo ancora una volta la tesi per la quale il Pocho non doveva essere squalificato. Controcampo come è giusto che sia, ha tenuto soprattutto a difendere la propria trasmissione e la propria credibilità. Inoltre hanno chiarito che non esistono immagini mediaset o immagini sky, ma le immagini televisive per chi trasmette le partite, sono in comune per tutti.
A mio avviso una difesa inappuntabile. Tuttavia il fatto di menzionare a più riprese che i moviolisti dessero ragione a Napoli, è stato di cattivo gusto. Il perché è molto semplice. La redazione di controcampo voleva difendere se stessa nei confronti dei tifosi napoletani, considerando un aspetto strettamente commerciale; ma ciò è assolutamente legittimo. Infatti Alberto Brandi, il conduttore di controcampo, ha ammesso senza problemi che la vicenda aveva creato scompensi da un punto di vista commerciale nel territorio napoletano. Ora difendere se stessi constatando che non esistono immagini mediaset, che controcampo non aveva fornito nessuna immagine, e che in più, addirittura i suoi moviolisti non ritenevano Lavezzi squalificabile va bene. Ciò che invece ha stonato e risulta essere di cattivo gusto, è stata l'insistenza con cui controcampo ha fatto leva sulle opinioni di Cesari e Paparesta ascoltate la settimana precedente, che tenevano a sottolineare che Lavezzi non doveva essere punito. Le opinioni degli ex arbitri erano sì importanti ed interessanti, però la settimana scorsa, quando il pensiero dei moviolisti,  poteva essere ancora utile a far riflettere e a far scagionare Lavezzi. Nel momento in cui controcampo fa riascoltare l'opinione dei moviolisti invece, il loro intervento è utile solo a scagionare se stessi, schierarsi a favore della causa napoletana, così che Napoli si schieri dalla loro parte. Far leva ancora una volta sulle opinioni degli ex-arbitri Cesari e Paparesta, in un momento non opportuno, è sembrato un tentativo di arruffianarsi e accattivarsi quella parte di spettatori che nella settimana appena passata, era scontenta di controcampo.
Va bene prendersela quando qualche opinionista parla in maniera offensiva del Napoli o di Napoli, ma credo che a nessuno faccia piacere nemmeno il sentir parlare per arruffianarsi una città. Del Napoli ognuno dica ciò che pensa in positivo o in negativo, non abbiamo bisogno di ascoltare finti apprezzamenti o slogan giornalistici, l'importanza è usare rispetto per chi accende la televisione e fa guadagnare soldini in pubblicità.
Ciò che è interessante notare, anche nella vicenda di controcampo o di altre emittenti televisive è il rispetto che Napoli si può guadagnare in queste trasmissioni sportive. Nello scorso post analizzavamo il potere che può avere il tifoso allo stadio, anche semplicemente fischiando o applaudendo il proprio giocatore. Ecco il caso vuole, che in questi giorni proprio Napoli, evidenzia il potere che può avere un tifoso nel guardare una determinata trasmissione sportiva o nell'avere un abbonamento piuttosto che un altro per una determinata pay tv. Dalla storia di controcampo si possono trarre le conclusioni: quaranta minuti di trasmissione sul nulla, solamente per la paura di mediaset di perdere nuovi abbonamenti dal fronte Napoli; a sportitalia qualche settimana fa, mezz'ora di trasmissione chiedendo scusa per l'infelice uscita dell'allenatore Silvio Baldini. Il potere che hanno nel calcio, nelle televisioni e in tutto il resto, Inter e Milan, è inarrivabile. Però pensare, che nel proprio piccolo, un tifoso possa esercitare comunque un potere sulle televisioni, può essere considerata un'arma importante. Un'arma che deve essere saputa usare, non per fare del vittimismo non appena si ascolta un qualcosa o una qualche opinione non gradita, ma esercitando il proprio potere in situazioni come quella della moviola ad esempio, dove le due milanesi ne escono spesso aiutate e "pulite", e dove i tifosi del Napoli non possono essere trattati in modo peggiore rispetto a quelli di Milan o Inter.
Finalmente domenica su rete quattro si è sentito dire in modo evidente, che Milan e Inter erano state aiutate in maniera netta. Dai canali di sportitalia si è sentito dire senza mezzi termini, che tra gli aiuti reciproci ricevuti dalle due milanesi ne esce gravemente danneggiato il Napoli. Come allo stadio, anche davanti alla tv, tocca ai tifosi dare il proprio contributo.
Inter e Milan continuano a ricevere favori è vero, e mentre questo accade a Napoli ci si chiede ancora sulla base di cosa è stato squalificato Lavezzi. Però che tutto questo non passi sotto silenzio è già un primo passo.

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